Il paese
Sant'Anna Arresi (Arresi in sardo) è un comune di 2.724 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias, nella regione storica del Sulcis-Iglesiente. Fa parte del comune di Sant'Anna Arresi la località turistica di Porto Pino con la sua caratteristica spiaggia di sabbia bianchissima frequentata da migliaia di turisti nel periodo estivo.
Il paese si estende sulle pendici di una collina che domina il promontorio di Porto Pino, la pianura con i medaus (piccoli agglomerati rurali di case sparse tipici del Sulcis), gli stagni costieri (di Porto Pino, lo di Maestrale, di Is Brebeis, del Corvo e di Foxi) e le dune sabbiose. È attraversato dalla strada statale 195, che collega Giba con Teulada.
Il promontorio di Porto Pino è ricoperto da una vasta pineta spontanea di pino d'Aleppo, formazione abbastanza rara e presente in Sardegna solo in questa zona e sull'isola di San Pietro. Al pino si unisce la quercia spinosa, tipica degli ambienti costieri e anch'essa con areale molto ristretto nell'isola.
Nella pineta si trova anche il ginepro fenicio e il ginepro coccolone. Sul lato occidentale, più battuto dai venti, si stendono invece la macchia bassa e la gariga dove dominano la fillirea, il rosmarino e diverse specie di cisto. Sulle falesie, dove affiora la roccia, crescono invece il raro asterisco marittimo e il limonio.
Il cordone sabbioso che separa il mare dagli stagni è largo circa 70 metri ed è occupato, nella parte più interna, da una pineta (anche in questo caso spontanea) che si affaccia direttamente sulla spiaggia. Questa ha una lunghezza complessiva di circa 4 km.
Spesso sulla sabbia si accumulano i resti della posidonia che crescono sui fondali formando ampie praterie e che, una volta morte, vengono portate a riva dalle correnti marine. Nella parte orientale della spiaggia di Porto Pino, tuttavia appartenenti amministrativamente al territorio comunale di Teulada (il cui confine passa a circa metà della seconda spiaggia) si trovano le splendide e imponenti dune, dette in sardo “Is Arenas Biancas” ("le sabbie bianche"), o talvolta anche "monti di sabbia" secondo un vecchio uso locale. Le dune sono prodotte dall'azione combinata del maestrale, della fitta vegetazione di ginepro (le cui radici trattengono i granelli di fine sabbia bianca della spiaggia) e dalla conformazione fisica del luogo.
Anche se la zona è abitata fin dalle epoche più remote, e la presenza del ben conservato nuraghe Arresi situato vicino alla chiesa lo dimostra, il paese attuale risale alla fine del Settecento quando, dopo secoli di abbandono a causa delle continue incursioni dei pirati barbareschi, cessato il pericolo i pastori iniziarono a ripopolare l'area costruendo le prime case intorno alla chiesetta campestre dedicata a Sant'Anna che è ancora presente e che funge da chiesa parrocchiale.
L'insenatura di Porto Pino, protetta ad ovest, dal promontorio, fu invece utilizzata come scalo marittimo fin dall'epoca fenicio-punica per divenire un centro mercantile in epoca romana. Il promontorio di Porto Pineddu raggiunge un'altezza massima di 40 metri. L'aspetto più interessante di questo settore è costituito dalla vegetazione.