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Il tacco di Tisiddu sovrasta il paese di Ulassai con le sue verticali e suggestive pareti di calcare. La salita alla cima di Bruncu Matzei, la punta più elevata, è una passeggiata di circa un'ora, resa agevole da un ottimo sentiero recentemente tracciato e segnalato dalla Pro Loco di Ulassai con l'aiuto della Guardia Forestale, secondo la normativa CAI. La vista dalla cima spazia su tutta la Sardegna orientale, dalla cima del Gennargentu a Perda Liana, dal vicino Monte Corongiu sino ai lontani Monti dei Sette Fratelli. La discesa può essere effettuata secondo due varianti: una consiste nel passare dalla scala de Predu, seguendo una stradina che costeggia tutto il fianco della montagna, mentre l'altra consiste nel discendere l'angusto ma suggestivo passaggio di Su Stampu, dove è necessaria qualche attenzione nei passaggi rocciosi.

Le grotte Su Marmuri, chiamate così per via della particolare colorazione e l'aspetto delle sue conformazioni, sono un'opera d'arte che, in millenni di penetrazone e flussi, l'acqua ha scavato e creato con pazienza. sono considerate tra le grotte più imponenti d'Europa e in alcuni punti l'altezza delle sale che si susseguono in una marea d'incanti raggiungono anche i 70 metri di altezza. La temperatura all'interno è costante a 10°C e la visita guidata dura circa un'ora.

La chiesa di san Sebastiano è un gioiello di impianto preromanico a tre navate; viene collocata da vari studiosi di Storia dell'Arte tra l'850 e l'anno 1000. Parzialmete restaurata, conserva tutta la suggestione delle antiche chiese della Sardegna, ma richiama soprattutto l'architettura religiosa di alcune chiese catalane. Interamente affrescata, nelle tre nicchie dell'altare nella navata maggiore, sono ancora visibili vari disegni color ocra, retaggi bizantini come l'albero della vita e le foglie di melograno. Sorge nella parte alta del paese, nel rione più antico che ne prende il nome (Santu Serbestianu), custodita e protetta dagli abitanti.