Il paese
Piccolo Comune del Alta Marmilla nella zona storica della Barbaxiana
("porte della Barbagia"), confinante con la Barbagia-Mandrolisa quasi al
confine della provincia di Oristano.
Il nome Ruinas allude chiaramente a rovine, si tratta probabilmente
di quelle del villaggio romano di Ghentiana, dove i bizantini
edificarono la chiesa in onore di San Teodoro.
La zona era abitata fin dall'epoca nuragica, testimonianze di domus
de janas si possono osservare anche vicino al paese, mentre nei
dintorni si trovano diversi nuraghi. Mentre resti dello scomparso
villaggio di Ghentiana, di epoca romana, si trovano tra il paese e la
chiesetta di San Teodoro.
Il paese e il suo territorio mostrano evidenti segni d'insediamenti più
o meno permanenti in tutte le epoche, dal preistorico allo storico. Di
certo dal Neolitico (6000/2700 a.C.) sino ad arrivare ai giorni nostri:
Evidenze neolitiche (6000/2700 a.C.): Necropoli e numerose
singole Domus de Janas di varie tipologie, dalla “monocellulare” a
quella “a pozzo”, per giungere alle “classiche” (localmente chiamate
isciòrrusu, forni) - la più pregevole delle quali dipinta con l'ocra,
colonnina e protome taurina. Protome del dio Toro ricavata nella
roccia e affiancata da simbologia a “clessidra”; Blocco di trachite
disteso con coppelle allineate longitudinalmente al centro (ancora
non classificata); Menhir aniconici ecc.; Notevole in numerose aree
la dispersione di ossidiana.
Evidenze Neo-eneolitiche (4000/1800 a.C.): Statua-menhir lavorata
a martellina e scolpita con tratti antropomorfi, “esemplare
probabilmente unico nel suo genere nel bacino del Mediterraneo”.
Svariati menhir, più o meno integri o in frammenti, della tipologia “a
foglia” (soprattutto) e “a nasone” e la testimonianza orale della
dispersione di tanti altri; “Mini-menhir” ancora della tipologia “a
foglia”.
Civiltà Nuragica (1800/509 a.C.): Oltre al nuraghe Nurampei,
confermati entro l'attuale territorio comunale la presenza di altri due
nuraghi: Sitzerra e Piseddu. Purtroppo non si ravvisa più alcun
paramento murario in quello che si ergeva sopra la collinetta di
Nurachi; moderato, finora, il materiale ceramico rilevato.
Epoca Punica (509/238 a.C.): Qualche piccolo frammento di
materiale ceramico.
Epoca Romana (238 a.C./456 d.C.): Miliario di Claudio (46 d.C.);
Piccola necropoli; Sarcofago; Cippo funerario o culturale;
Segnacolo e cippi funerari “a capannina”; Resti di strade carraie;
Grande dispersione di materiale ceramico disseminato in diversi
siti; Testimonianze, in passato, di ritrovamenti relative a “vasi,
anfore, monete”…
Epoca medioevale (periodo Giudicale) (900/1420): Numerosi cocci
sparsi di vasellame vario.