Il paese
Tadasuni è un piccolo borgo che sorge nel versante occidentale del lago Omodeo, nel territorio storico del Barigadu. L'origine del toponimo è incerta, ma è interessante la proposta dello storico sardo Giovanni Spano secondo cui deriverebbe dalla parola semitica "Thet-ashàn", vale a dire "casa ricca". Il paese è menzionato nel condaghe della chiesa di Santa Maria di Bonarcado in relazione ai possedimenti dei monaci camaldolesi in Sardegna. Nel Medioevo infatti, facendo parte del regno giudicale di Arborea, il paese fu interessato dall'insediamento di monaci toscani che ne promossero e avviarono lo sviluppo agricolo.
Con il crollo dello stato arborense, Tadasuni passò sotto il marchesato di Oristano e l'amministrazione di Sedilo, dove rimase fino al 1839. L'abitato si articola in una rete di strade su cui si affacciano caratteristiche abitazioni in pietra. Meritano un particolare riguardo la chiesa intitolata a San Nicola di Bari, in stile neoclassico e costituita da conci di calcare scuro, e la chiesa di Santa Croce, edificata nel XVIII secolo. Di notevole pregio il Museo degli strumenti musicali sardi ubicato nella casa parrocchiale, che custodisce preziosi pezzi della tradizione musicale sarda. Si tratta di una collezione costituita da circa 400 strumenti tra cui si distingue la "launedda", strumento musicale melodico alimentato a fiato. Oltre agli strumenti musicali, il museo ospita diverse armi da fuoco risalenti alla fine dell'Ottocento e alcuni pugnali.
Da ammirare, fra l'altro, un ostensorio in oro e argento dei primi anni del XIX secolo e un Crocefisso ligneo, un tempo conservato nella chiesa di Santa Maria di Boele, sommersa dalle acque del lago Omodeo. Tadasuni offre inoltre al visitatore scorci panoramici suggestivi verso la macchia azzurra del lago Omodeo, che in certi giorni, quando il livello dell'acqua è basso, lascia emergere resti di nuraghi e alberi dalle sembianze pietrificate. Le manifestazioni religiose che riuniscono gli abitanti di Tadasuni sono rappresentate essenzialmente dalla festa di San Michele, ogni 29 settembre, e da quella di San Nicola, che si celebra il 6 dicembre.