La città
Padria (Padrìa in sardo) è un comune di 722 abitanti della provincia di Sassari, nell'antica regione del Meilogu. Dista 50 km da Alghero e 51 km da Sassari.
Il paese di Padria, adagiato a ridosso di tre caratteristici colli (San Giuseppe, San Paolo, San Pietro), è posto all'estremità nord-ovest della Sardegna. Il suo territorio è ricompreso nella parte centrale dell'area geografica denominata Valle del Temo. Confina a nord con i territori dei comuni di Monteleone Rocca Doria, Romana e Cossoine; a est con il comune di Mara; a sud e sud-est con quello di Pozzomaggiore e infine a ovest con i territori dei comuni di Bosa e Villanova Monteleone. Il territorio del comune di Padria ha una superficie di 48,03 km² e fa parte della sub-regione storica del Meilogu. È attraversato nell'agro dal fiume Temo, importante e principale corso d'acqua che nasce sul Monte Calarighe (Comune di Villanova Monteleone) e sfocia nella città di Bosa. Numerosi e importanti corsi d'acqua si immettono nel Temo; di particolare importanza è il fiume Su' Entale, che segna a ovest il confine con i Comuni di Bosa e di Montresta. Quest'ultimo prima di immettersi nel Temo, attraversa un caratteristico “canyon” abbastanza profondo, della lunghezza di due chilometri, dando vita a delle bellissime cascate.
l paese attuale sorge su un sito sul quale vi sono tracce di insediamenti umani dall'epoca punica ed è stato identificato con Gurulis Vetus, corrispondente alla "Gouroulis Palaia" citata dal geografo greco Tolomeo. Nel territorio di Padria ci sono i resti di tre ponti romani denominati Ponte Ettòri, Ponte Ulumu e Ponte Enas e non lontano da questo ponte si trova un'antica miniera d'argento, ormai dismessa sfruttata in epoca romana, denominata Salghertalzu. Nell'antichità, secondo la leggenda, gli abitanti abbandonarono questo sito e fondarono Gurulis Nova, l'odierna Cuglieri alle pendici del Montiferru.
La villa di Padria è documentata nel periodo giudicale e apparteneva alla curatoria di Cabuabbas.
Nel territorio di Padria sono presenti ben 39 nuraghi, con una densità di 0,9 monumenti per km². Risultano spesso edificati nei pressi di corsi d'acqua e soprattutto ai bordi degli altopiani, a dominio delle ampie vallatte, in posizioni strategiche e ad ampio raggio visivo. L'unica tipologia attestata sembra essere quella a tholos. I nuraghi hanno prevalentemente impianto monotorre, in alcuni casi complesso, con torri laterali ed addizioni. L'impianto più complesso si riscontra nel nuraghe Longu. Attorno ai nuraghi sono visibili, in diversi casi, i resti di capanne riconducibili a villaggi di grande estensione.
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